26 marzo 2010
I don't like the Doors
"Forza piccola, accendi ir mi foo, vedi d'appiccà ir foo alla notte".
L’aveva ‘onosciuta in campeggio a Vada e du’ mesi dopo Imo andò a trovalla fino a Mona’o di Baviera dove lei viveva. Dè, un sentiva seghe, c’era quarcosa ‘he lo spingeva e poo ‘mportava se in quei giorni sarebbe dovuto esse a scuola.
A Vada erano stati tre giorni a ragionà di musi’a, di gruppi punk, di politi’a e dei massimi sistemi, in inglese, con lei ‘he sapeva tutti i verbi irregolari e Imo che l’usava all’infinito rotando l’indice in avanti o ‘ndietro per coniugalli al futuro o ar passato. Tre giorni passati seduti a abbracciassi ognuno i propi ginocchi noncuranti dell’arghe sulla spiaggia e dei fiorentini che ogni tanto sparivano tra l’onde. E noncuranti soprattutto der fatto d’esse un omo e una donna.
Eppure l’istinto ‘he portò Imo fino in Germania era di tutt’artra natura, di certo un'aveva cari'ato lo zaino per andà a finì ir discorso sul perchè i dead kennedys s'erano sciorti, ma anche lì continuò a parlà di musi’a e dei massimi sistemi finchè una sera lei lo interruppe co’ una voce carda ‘he stonava ‘on la su’ faccina di quindicenne tedesca: “Come on baby light my fire!”.
Prima di da’ a Imo der deficiente provate a mettivi ne su panni, o cosa doveva penzà dopo du’ giorni passati tra concerti e negozi di musi’a e bimbetti arternativi che anche loro parlavano di musi'a?
Infatti la guardò con dell’occhi ‘he parevan dì “A me i Doors mi fanno un po’ caa” anche se, moderato dall’inglese scolasti’o la su’ risposta fu un semplice e chiaro “I don't like the Doors”.
Quarcosa tra i due s’era rotto e lui un se ne dava pace, “probabirmente erano ir su gruppo preferito” pensava Imo, “si dev’esse offesa, valli a capì i tedeschi!”.
Appena ripreso ir treno per la provincia s’accorse di ‘os’era successo, traducendo mentarmente quella cazzo di 'anzone alla fine c'arrivò, arrivò anche a capì la figura di merda fatta e si ri’ordò di ‘uell’istinto ‘he l’aveva guasi obbligato a partì pell’estero. L'uni'a 'osa che in quer momento gli dava un pò di sollievo era batte ir capo nella plasti'a delle portroncine.
Ner giro di poo smise d’ascortà ir punk, comprò la ‘assetta col raccortone dei Doors e si ritrovò parecchio in Battiato che gli ‘antava ‘he l’occasioni perdute un ritornano mai e che ir giorno della fine l’inglese un gli sarebbe servito a niente.
Ma.
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Ma. ma avevi guardato se la fia crucca in mano c'aveva una cicca spenta?!?...magari voleva solo sapè se c'avevi l'accendino!!!!!
RispondiEliminacon immenso a(e)ffetto
Si.
Battiato è sempre un fenomeno... però.. Imo stavolta ha fatto 'na bella figura di merda... Però sai cosa? Mi consola parecchio, grazie; perchè le mie sono molto, ma molto simili...
RispondiEliminaSempre eccezionali!!!
Ciao!
No Si.(no Si, si Va e ma Ma un sono d'immediata 'omprensione eh?) mi sembra un c'avesse niente in mano, l'uni'a cicca 'he mi riordo bene è quella destinata a chi arriva urtimo, anche se ir primo gliela leva, sia 'nteso.
RispondiEliminaDè Andrea son lezioni, le figure di merda vengono e vanno, all'improvviso senza accorgiti le vivrai, ti conquisteranno. Ma verai che la prossima vorta che una fia tedesca mi dice "come on baby light my fire" un la fò finì nemmeno di parlà.
Ora che ho capito che la risposta giusta da dalle è: "Try to set the night on... fire".
Ma.