"Se nei Blogghe tutti fanno un copioso uso della parola IO annoiandoci con turpiloqui sulla condizione esistenziale...beh a noi ci garba facci i cazzi di vell'artri e magari facci anche du risate!"

Premesse...

Siccome in questo brogghe noi ci si vole scrive li stracazzi dell'artri e, forse, a quest'artra gente qui gli potrebbe anche dà noia...allora...s'è deciso, insieme al garante per la praivaci, di non mettici i nomi a modino, quelli di battesimo, e nemmeno i soprannomi che si capiscano più dei nomi, ma ci si inventano...così...un capisce un tubo nessuno e son contenti tutti...più o meno...



25 settembre 2009

Si fa per ragionà...



E s'affoga, ma un era settembre?


E dopo ir diluvio universale
e dopo avè sfatto l'armadio
e dopo avè riposto anco l'urtimo 'nfradito,
ecco che 'r sole risorte
più vivo, più 'ndispettito.
Sembra di: "E un n'hai di gonnelle 'orte
è ito 'r tempo delle cianche ar vento!"
Ma qui dall'afa un se ne sorte
e a mettimi i ginse io un m'attento!
Si va a giro bardati a casaccio,
incuranti der clima e de su fragelli,
si pare una brancata di 'oglioni.
Ha proprio ragione ir Sesto Cajo Baccelli
...e un c'enno più le mezze stagioni!
Gentilmente donata dalla Chiara Testi
che l'aveva sciupata mettendola su Feisbucche
Si.

18 settembre 2009

M-B Maremma Budella altro che Monza Brianza!

Ora vi racconto una 'osa che mi garberebbe fosse de "cazzi dell'artri" ma che invece, purtroppo, son tutti stracazzi mia!!!

Mi ritrovo a lavorà sperza nella lontana brianza, zoccolo d'uro della longobardia...dove nella prima uscita e nel primo contatto con gli indigeni (la barrista) ci si ritrova immerse nella discussione più apprezzata da quelli der luogo: "...quelli là non li faccio entrare perché puzzano, perché fanno casino, perché sono brutti, perché guardano...ecc...".

Pensi: "va beh...lasciamo perde...c'ho un lavoro che mi dà tante soddisfazioni..."

E la mattina son moccoli!!! perché una bimbetta di merda c'ha da racconta a su mà che la terapista (io, se un si fosse 'apito) blasfema e tanto maledu'ata, durante la terapia si permette di dì tante vorte "diobono" (e lo scrivo attaccato perché per me così è!!!)...al ché mi trovo a dovemmi giustifi'a d'esse toscana, d'avé degli intercalari che nulla hanno a che vedé co' moccoli (perché per quelli sarei ben più fantasiosa!), che per noi è una cosa normale e che mai mi sarei immaginata che per l'orecchi de' milanesi fosse così tanto disturbo!!! Invece pare che le 'urino parecchio..

Oggi mi ritrovo a pensa mentre chiacchiero: " diobono no, madonna no, diobeato no, maremma un si sa, boia potrebbe esse frainteso..." e che devo finì (re) i verbi, levà ogni surplus...che "devano" deve diventà "devono" e via dicendo...

Il dramma inizia a delineassi quando non avendo artre parole da usà...l'unica a cui mi so potuta appellà è stata "CRIBBIO!".... è allora che ho pensato con furor ner cuore:

DI MANDA' TUTTI QUESTI ESSERI STRANI A CA'A CON GRANDE FOGA TORNA' A CASA MIA E NER SALUTALLI STAMPALLICI UN BER MOCCOLO DI QUELLI CHE LORO UN L'HANNO MAI SENTITI!!

MA LEVATEVI DI 'ULO VOI E CHI SéTE!!!!!



con tantissima nostalgia...



Va.