"Se nei Blogghe tutti fanno un copioso uso della parola IO annoiandoci con turpiloqui sulla condizione esistenziale...beh a noi ci garba facci i cazzi di vell'artri e magari facci anche du risate!"

Premesse...

Siccome in questo brogghe noi ci si vole scrive li stracazzi dell'artri e, forse, a quest'artra gente qui gli potrebbe anche dà noia...allora...s'è deciso, insieme al garante per la praivaci, di non mettici i nomi a modino, quelli di battesimo, e nemmeno i soprannomi che si capiscano più dei nomi, ma ci si inventano...così...un capisce un tubo nessuno e son contenti tutti...più o meno...



30 agosto 2011

Testimonianze di eremitismi ascetici

Scrivo solo per dare notizia e visione che siamo ancora parte di questa terra e per rassicurare il nostro ultimo commentatore del blog Falli realistici. Continua a seguirci mi raccomando!
Io, Si., nell'ultimo periodo mi sto dedicando a progetti parecchio impegnativi che un mi danno il tempo per sta qui a tirà cazzate.
Struggete eh per sapè qualcosa eh...
Via... se lo volete sapè vi faccio una lista di 'osa sto facendo, però poi un venitemi a di che mi vanto delle mi 'ose...

1 Contemplazione del meteo
2 Ozio dinamico (ovvero dal divano al letto e viceversa e al limite mi spingo alle panchine sotto 'asa mia che c'è sempre aria)
3 Pesca al niente con tanto di licenza del ministero delle politiche agricole
4 Rimandi di date
5 un me lo ri'ordo più.
6 ah si..me lo son ri'ordato. Stiamo mettendo su un gruppo di spettacoli di strada che si chiamerà Agua Marcia, per ora siamo in tre e il numero forte è un numero acrobati'o fatto co moci che ci si pulisce in terra, ma anche il numero dei piedi in ammollo per ammorbidì i calli un è punto malaccio. Poi vi faccio sapè le date.

Ora devo andà a dormi.
E continuo a domandarmi come abbia fatto quell'omino in Abruzzo a accorgersi che s'era toscani...non me lo riesco proprio a spiegà.

Un augurio di cuore per il vostro straziante e disperato rientro alla realtà post-vacanza.

Sogghigno.

Ciao.

Si.

27 febbraio 2011

Sedute.


Quando ho finito il liceo, piena di aspettative per il mio futuro, sognavo di fare la psicoanalista...Leggevo Freud, con la velocità con cui si leggono i romanzetti, ma con il rispetto e la devozione con cui si legge un libro sacro...
Iniziata la facoltà di psicologia a Firenze mi resi conto da subito che la psicoanalisi e Freud a loro non interessavano, erano tutti cognivisti, gestaltisti, comportamentisti ma di sicuro non psicoanalisti...e allora fine con Firenze, e inizio a Pisa, filosofia, dove ho seguito tutti i corsi possibili e dove ho continuato a leggere Freud, Jung, Klein, Winnicott prendendo tutti i libri nello scomparto psiconalisi della biblioteca..

Piano piano, però, il sogno della psicoanalisi è diventato sempre più fioco e lontano a causa di certe leggi che impediscono di esercitare se non sei o psicologo o medico... La passione è tuttavia rimasta e buttare via tutto questo sapere mi sembrava poco ecologico e così un giorno per caso la soluzione per poterlo riciclare è arrivata a me.

Faccio la psicoanalista dei cani.


Dei cani si, quelli pelosi a quattro zampe.

Io avevo bisogno di loro e loro di me.
Sono esseri superiori e non vengono trattati nel modo giusto, per questa ragione soffrono spesso di disturbi nevrotici.

Per condividere questa mia esperienza con il pubblico lettore, vi metto qua una trascrizione di una seduta avuta con R. in data 20 febbraio 2011.


R. otto anni. meticcio.
R. entra. Saluta cordiale e si mette comodo. All'apparenza sembra sereno. Tendenzialmente accondiscendente per educazione. Domando a R. come si sente.

R: "...mi sento piuttosto bene,anche se continuo ad avere quei momenti...sempre più rari da quando sono iniziate le sedute con lei...ma beh...(pausa)...ogni tanto ancora arrivano..."

R. era venuto a un primo incontro con me lamentando un forte senso di frustrazione che spesso sfociava in momenti di sconforto vero e proprio dove l'unico rimedio per sentirsi meglio è leccarsi continuamente le zampe fino a procurarsi delle ferite sanguinanti.


R: "...sa dottoressa pochi giorni fa non riuscivo a smettere di pensare al senso della mia vita, a quanto mi piacerebbe cambiarla, ma a come sia difficile poterlo fare...parlare con gli altri miei simili mi mette di buon umore, come anche incontrare le femmine...ma non basta più. O meglio non riesco a farmelo bastare come facevo quando ero più giovane, quando ancora le esperienze erano nuove e le emozioni fortie il senso di condivisione, potevano distrarmi..."


R. tenta di leccarsi le zampe. Se ne accorge e subito si ricompone riniziando a parlare.Questa volta molto preoccupato.


"...cerco di essere sempre allegro, di portarlo fuori, cerco il legnetto giusto nell'erba, glielo porto, lui me lo tira, io lo vado a prendere. Questo per almeno due o tre volte. Mi faccio lavare i denti, spazzolare il pelo...mangio anche con finta gioia le crocchette che ha comprato caro prezzo. Cerco di renderlo felice....ma non so se posso resistere ancora per molto...
Prima mi sembrava normale, mi sentivo fiero di riuscire a vivere in questo modo. Ora no. I sensi di colpa mi attanagliano..."


R. scodinzola nervoso, si alza e comincia a camminare nervosamente guardando la porta.

"...dottoressa, io non ce la faccio...ehm ora poi che ha preso la fissa a rincorrermi per il prato, per vedere sa...ehm...dove faccio i miei bisogni...e poi ehm..scusi l'imbarazzo...mi segue...e e e...raccoglie la mia cacca da terraaa!
Lei non ci crederà... la raccoglie e la mette in un sacchettino...lui che non prenderebbe mai la sua cacca in mano, che tira lo sciacquone a metà per non sentirne il cattivo odore...raccoglie la mia caccaaaaa! beh no dottoressa questo è troppo..."

R. guaisce. Cerco di calmarlo...si risiede.


"... dottoressa io capisco tutto, e forse posso passare sopra alla storia del sacchettino, ma continuare a sentire gli umani dire che il cane è il migliore amico dell'uomo...beh mi sembra proprio una offesa, non tanto ai cani, ma alla tanto elogiata intelligenza dell'uomo, che non riesce a capire che noi cani stiamo con loro solo perchè è impossibile trovare in natura un altro cretino del genere che ci fa fare la bella vita chiedendo in cambio solo di non contraddire la massima che il CANE è IL MIGLIOR AMICO DELL'UOMO....quando in realtà è piuttosto vero il contrario...
"

Parliamo ancora, per il poco tempo che ci rimane, la seduta è finita. Prendiamo appuntamento per la settimana prossima. Anche se sono convinta che, vista l'enorme capacità di analisi, R. riuscirà a autocurarsi da solo.


Si.

12 febbraio 2011

TURBOLENZE


plin plon

Si avvisano i gentili passeggeri del volo interplanetario per Marte che stiamo per attraversare una turbolenza di forte intensità, si prega quindi di allacciare le cinture di sicurezza.
In caso di necessità l'alloggiamento che contiene le maschere per l'ossigeno si aprirà automaticamente.
Si ricorda inoltre che nella tasca della poltrona davanti a Voi troverete il cartoncino illustrativo con le norme di sicurezza.

Vi invitiamo a prenderne visione attentamente.

plin plon

VAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA FFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA NNNN CUUUUUUUUU LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


VAFFANCULOOOO A TUTTI VAFFANCULO A CHI HO SALVATO IL CULO E MANCO SE NE E' ACCORTO VAFFANCULOOOO A QUELLI CHE MI HANNO GIURATO AMORE ETERNO E ORA POTREI ESSERE MORTA E NON GLIENE FREGA UN CAZZO VAFFANCULOOOO A TUTTE LE ZECCHE CHE MI HANNO PROSCIUGATO IL SANGUE CON I LORO CAZZO DI PROBLEMI SPACCIANDO IL LORO EGOISMO PER AMORE VAFFANCULO A MI HA SPACCATO L'ESISTENZA FACENDOMI SENTIRE PERSEGUITATA VAFFANCULOOOO A CHI MI HA VOLUTO SOLO SCOPARE VAFFANCULO AI DISONESTI E AI TRADITORI VAFFANCULO A CHI HA CALPESTATO I MIEI SENTIMENTI USANDOLI PER RIEMPIRE IL TEMPO D'ATTESA TRA UNA FIDANZATA E UN'ALTRA VAFFANCULO A CHI GIOCA SPORCO E SI GIUSTIFICA IN SEIMILA MODI DIVERSI VAFFANCULO A CHI NON ASCOLTA E POI DICE ANCHE DI AVER CAPITO VAFFANCULO ANCHE A ME CHE NON CAPISCO MAI UN CAZZOOOOOOOOOO

plin plon

Avvertiamo i gentili passeggeri che abbiamo superato con successo la forte turbolenza di vuoto cosmico interspaziale vi inVItiamo ora ad aprire i tavolinetti ed attendere che gli assistenti di volo VI consegnino il vostro pasto.
L'arrivo sul pianeta Marte è previsto alle 10 e 30 ora terrestre, la temperatura al suolo è di circa meno 140° C.
Lieti di avervi ospitati su la SILVIA BRUNI SPACE AIR LINES.
Buona permanenza sul pianeta rosso.


Si.

P.s: per chi si sente offeso dalle turbolenze per qualunque reclamo sa dove trovarmi.

8 febbraio 2011

Renditi conto



Conto le volte che questa mattina ho fatto suonare la sveglia

conto le ore che dormo
che se non sono dieci sicuro che durante il giorno ho di nuovo sonno

Conto le sigarette fumate prima di pranzo
e so gia che se sono più di quattro sarà una giornata di merda

Non tengo il conto dei soldi che non ho
e ne spendo sempre troppi
e sono sempre senza

Faccio uno strano conto
la notte per addormentarmi
100 meno 3 più 8 diviso 2 e vado in serie fino a zero
la mia ninna nanna

Non ho un conto in banca
e l'ultima volta che ce l'ho avuto
ho dovuto chiuderlo perchè le spese di gestione superavano le entrate

Le persone che contano nella mia vita
le conto sulle dita delle mani

Faccio la conta per scegliere quale vestito mettermi
canticchio
ponteponente tappe tappe rugia...

Al ristorante non chiedo mai il conto
perchè non ci vado mai...

Faccio troppo conto sulla mia dote di intuizione
e spesso non mi rendo conto delle cose importanti
e poi è troppo tardi

Conto le cose che contano
e l'uniche che mi vengono in mente sono la colcolatrice e il pallottoliere
e comunque sia a volte i conti non tornano.

SI.

30 gennaio 2011

...365 "dì" fb...

Fèisbuc è un discorso serio...perché uno chiacchera, ragiona, fa 'r grosso...dice ch'è 'na cazzata, che un serve a nulla, che serve solo a fassi gli stracazzi dell'artri...e in parte è così.
In parte, appunto.
Sogghignia...fa de' 'appotti, che dé, in confronto quelli di via Guidi so' una giacchettata, controlla le situazioni amorose, anche di 'uelli che un c'andrebbe nemmeno fossero l'urtimi omini sulla terra...
A che pro?!?...così...per guardà...
E' un po' ir discorso della roba a gratisse....che fai, è a gratisse...un la pigli?! Certo che sì.
E su fèisbuc...ci so' a gratisse: le vite, le foto, i 'ommenti, l'interessi dell'artri...
Ma dé....questo gioino è peri'oloso...perché a vòrte non poté arrivà a certe informazioni, a certe foto, a certe vite...sarebbe meglio per noi...per le nostre, di vite.
Sarebbe meglio un avé propio la possibilità di avé cotante libertà...perché?!...perché non dovresti combatte con le tentazioni.
Sarebbe più facile. Un problema in meno.
...e di 'uesti tempi...meno ce ne sono meglio è, di problemi.
E mentre cerchi di creà rapporti sociali "fuori dalla scatola"...per staccatti...piano piano...che devi fa?!?
Un ti pòi mi'a suicidà perdavvero...e quindi attendi il tuo "suicidio virtuale"...con ansia...sperando che arrivi il prima possibile, perché vorrebbe dì, forse, èsse rinati d'artre parti.
Allora sì! Che pòi rinasce anche su fèisbuc....ma veramente SOLO per il gusto della verità.



Va.

19 gennaio 2011

Shhhh tutti zitti ora.


Da quando sono nata abito nella stessa casa.

Nello stesso appartamento.

Nello stesso condominio.

Nella stessa strada.

Nello stesso quartiere della stessa città.

Anno dopo anno, le mie cellule rinnovabili si sono rinnovate utilizzando ossigeno per la vitalità cellulare.

La maggior parte di quell'ossigeno l'ho preso nella stessa casa dello stesso condominio della stessa strada dello stesso quartiere.

Silenziose le mie cellule morte sono cadute a terra, si sono alzate con il vento e sono andate a far parte della terra dove crescono le margherite bianche dei primi soli di fine inverno.

Il mio sudore estivo si è fuso insieme alla nebbia delle notti d'estate ed è ricaduto sulle macchine dalle lamiere fresche parcheggiate.

Il mio sbattere delle ciglia unito al vento estivo ha smosso le fronde dei grandi pini che riparano le case.

Ma solo ora, solo ora, mi accorgo di quanto del silenzio di questo posto io abbia assimilato.

In questo posto stanno tutti zitti, specialmente d'inverno, come stasera, tutti zitti zitti che sembra di vedere attraverso i muri le facce che muovono la bocca ma non producono suoni. Nessuno si arrabbia mai, non si sente mai nessuno che discute a voce alta, a volte qualche saluto ma sempre molto educato.

Sono tutti talmente educati e silenziosi che sembra che non ci sia nessuno.

Zitti zitti.

Tutti zitti zitti zitti.

Le finestre illuminate dalle luci bluastre delle televizioni.

Se riesci a stare sveglio di notte ti senti un dio. Il dio del silenzio. Con la bacchetta in mano puoi orchestrare con i rumori lontanissimi delle macchine sulla strada principale e il treno che passa sul ponte della ferrovia. Pochi rumori anche quelli e flebili.

E ora che son rientrata in casa, dopo aver fumato una sigaretta sul terrazzo, m'è come venuta voglia di fare rumore. Di rompere il silenzio. Di ridare voce a chi la voce l'ha persa e chissà magari fare seguaci.

Riapro la finestra.

Scurreggio.

Speriamo che qualcuno mi abbia sentito.


Buonanotte.


SI.

6 gennaio 2011

Lexotan...

C'ha ir veleno in corpo.
Madonna quante ce n'ha..e lo sputa fòri dalla bocca.
Ora mi arzo, mi avvio lenta e inesorabile verzo la porta der cesso, arzo ir braccio destro e con un picchio violento, ma estremamente controllato, frantumo la vetrata. Silenzio. Per un attimo armeno. Lo spavento potrebbe provocà un infarto. Silenzio. Per molti attimi, a quer punto.
Aaaah beeene.
Oppure urla. Mi guarda e urla. "Oh, cos'è successo mammineee!"...penso "Nulla, mi faceva voglia. Poteva esse un'idea...una SOLUZIONE. Ma non ha funzionato..peccato.". Mi vòrto. Torno ar tavolino, mi siedo, finisco la sigaretta lasciata lì.
Il veleno a quer punto è implacabile.
Mi riarzo. Mi ridirigo verzo la porta der cesso. Senza muovere niente se non i muscoli necessari, stiòcco una pedata con tutta la forza che ho verso il legno della porta. Silenzio. Ancora un attimo.
Niente infarto. SOLUZIONE sbagliata.
La sigaretta è finita.
Mi vesto da karateca. Entro in questo cazzo di cesso. La chiappo per i capelli con una mossa furminea...urla. La lascio. Mi offende. Sorrido. Armeno lo fa per un motivo, questa vòrta. :-)
Continua a respirare. SOLUZIONE sbagliata.
Cucina. Tazzina. La prendo, la tiro in terra muovendo solo ir braccio. "Stiò!". Aaaah beeene. Torno seduta.
SOLUZIONE innoqua e sbagliata.
Mi arzo. Apro ir cassetto. Prendo lo scotch. Senza dire una parola mi vòrto, gli chiudo la bocca. Poi gli blocco i porsi e le caviglie alla poltrona. Si muove. Troppo, è rossa ma niente infarto. Crisi isterica.
SOLUZIONE appetibile ma sbagliata.
Ir veleno è sputato dalla bocca...passa nell'aria...m'arriva all'orecchi. Entra, un c'ho i tappini.
Scrivo. Quanto sarebbe bello spaccà ogni 'osa.
Scòto, scòto, scòto quer capaccio duro.
Nulla di fatto.
Concepimento cerebrale di SOLUZIONI.
M'attaccherà ir veleno. Gli tiro 'na testata.
Aaaah, beneee.
Esco.

Va.