"Se nei Blogghe tutti fanno un copioso uso della parola IO annoiandoci con turpiloqui sulla condizione esistenziale...beh a noi ci garba facci i cazzi di vell'artri e magari facci anche du risate!"

Premesse...

Siccome in questo brogghe noi ci si vole scrive li stracazzi dell'artri e, forse, a quest'artra gente qui gli potrebbe anche dà noia...allora...s'è deciso, insieme al garante per la praivaci, di non mettici i nomi a modino, quelli di battesimo, e nemmeno i soprannomi che si capiscano più dei nomi, ma ci si inventano...così...un capisce un tubo nessuno e son contenti tutti...più o meno...



15 febbraio 2010

Storia guasi d'amore


Visto che la Si ci vole fa morì tutti di diabete con le su’ storie sdorcinate, aiutiamola continuando a parlà sempre d’amore. Naturarmente d’amori che vanno a puttane e che son quelli, mi par di 'apì, che si 'onoscan meglio.

Imo stava mangiando un piatto di riso bianco cor tonno ar carduccio dell’effetto serra della su’ macchina e, mentre con una mano s’ingozzava bene bene e coll’arta rispondeva a’ messaggi non ca’ati della mattinata, si è avvicinata una coppia sui trentacinqu’anni. Si sono fermati proprio accanto ar finestrino e hanno iniziato a leti’à pesantemente, ma pesantemente… certi strilli coll’occhi di fòri… Questi tizi, presi dalla loro animata disputa sentimentale un si sono accorti di lui e si sono detti di tutto. “M’hanno detto t’hanno vista ner corso con luilì, o allora? Voglio sentì cosa mi dici”…”ma te l’avevo detto che sarei andata a Pisa per negozi” e via dicendo. Accuse e giustifi’azioni per dieci minuti bòni. Imo un sapeva cosa fà: ormai era passato già troppo tempo per mette in moto e partì con la macchina oppure bussà ar vetro per dinni: “Ohi! Ci sarei anch’io qui accanto, se poi vi girate e mi vedete un vi sfavate anche ‘on me che un c’incastro una sega, un vi volevo mi’ spià, sia 'nteso!” e quindi s’è sorbito tutto! La fine d’un amore, di un matrimonio forse.. poi lei s’è messa a piange verso la macchina e l’ha visto, con la bocca tutta unta e coll'occhi vivi! Si sono guardati du’ se’ondi e la tipa, credo presa dall'imbarazzo, ha reagito, si è vortata verso ir tizio veramente antipati’o e gli ha gridato cor dente avvelenato: "BASTAAAA! VAI VIAA, NON TI VOGLIO PIU' VEDEREEEEE!!!!". Poi si è messa a corre, co’ lucci’oni all’occhi, verso l'artro lato della strada. Ir tipo c'è rimasto spiazzato e ha provato a seguilla ma, dopo avè pensato che forse un ne valeva la pena e che soprattutto era fati’a, è salito in macchina ed è partito facendo fischià le rote (che tradotto dal linguaggio non verbale de’ ghiozzi vor dì “ma vai in culo te e chi t’ha ca’ato, tegame” con allegato moccolo a vostra scerta) ammorbando l'aria dell'odore della gomma bruciata! Imo ha finito ir riso ar tonno e mentre cercava sotto i sedili li spiccioli per un caffè pensava alla ragazza, gli garbava l’idea che lei avesse trovato ir coraggio di rompe con quer tipo (veramente antipati’o) grazie a lui, che avesse trovato ne su’ occhi vispi la forza per prende la decisione di mandallo finarmente affanculo!
Ha bevuto ir caffè guardando fòri dalla porta der barre aspettando che lei tornasse per ringraziallo e offrìgli un ponche!
Ingrata diobono!!

Ma.

1 commento:

  1. Noooo io speravo che trionfasse l'ammmore (per Imo si capisce, mica per il tipo antipatico), invece.. Va sempre a finir così... donne ingrate =)

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