Oh, ma l’avete letta l’intervista? come quale? quella sur Manifesto… via, lo sapevo, ve la ri’opio io ‘ui sotto allora…
Abbiamo incontrato Ma, blogger insieme alla Si ed alla Va, de I Cazzi Di Vell’Artri (uno dei blog oggi più seguiti n.d.r), davanti ad un ponche al tavolino di un circolo della provincia pisana.
Ormai non si fa che parlare del blog e delle considerazioni di Va, Si e Ma, come spiega questo successo rapido ed innegabile?
"Un lo so, i cazzi di vell'artri garbano, è risaputo no?"
Sia dai contenuti, sia dagli esperimenti stilistici che aprono verso il basso come, ad esempio, l’uso del dialetto pisano, si denota una connotazione ideologica marcata in senso socialista che però non giunge mai ad una visione articolata filosoficamente e politicamente. Si fa riferimento insomma a concetti piuttosto generici di fratellanza e di giustizia fra gli uomini che una certa critica di destra non ha esitato a definire populista
“Ah si? Che vengano a dimmelo sur ghigno!”
Una delle caratteristiche di molti post del blog è il recupero di un’attenzione alla realtà e alla vita concreta, lo dimostra la scelta dei temi…
“Si”
Ma, Si e Va trattano temi che sono attinti alla quotidianità: l’attenzione è rivolta all’interiorità, ma non per questo viene reciso il legame con la realtà esterna, con la provincia che resta la stessa ovunque, che si tratti di quella pisana o quella brianzola.
“….”
Alla drammatica ironia dei fatti narrati si accompagna, nei racconti, la riflessione sociologico-filosofica sul ruolo stesso della letteratura che sembra essere per Lei come una nuova completezza, un qualcosa che ristabilisca su basi nuove uno stato di armonia con se stesso e con gli altri
“Si, proprio così come ha detto lei, …se stesso e con gli altri”
Probabilmente ciò è dovuto al fatto che molte delle storie portano a maturare nell’animo del lettore la consapevolezza rassegnata che la realtà e la vita vanno accettate per quel che sono, e questo crea conflitto, portando a percepire che il fluire del tempo e degli eventi vanno guardati con distacco nella paziente attesa di ciò che verrà
“Guardi, m’ha torto le parole di bocca”
Continuare l’intervista con Va e Si non sarebbe più onesto? Intellettualmente parlando intendo. La loro visione critica e disincantata...
“Dé, chiappale! se le vede me le saluti”
Quanto ci sia di vero e quanto invece sia finzione letteraria, soprattutto in riferimento alle vicende cinico-grottesche di Imo, è la domanda più frequente che il lettore si pone
“Ma! Un l’ho mai misurato, diciamo ‘he c’è più vero ‘he farzo”
In molti riscontrano contaminazioni che spaziano dalla poetica montaliana all'umorismo pirandelliano e poi dritti dentro al neorealismo fino ad arrivare alla filosofia di Battiato e Sgalambro
"I gatti mézzi 'ndove li lascia?"
Qualche anticipazione per i lettori de Il Manifesto
“Dopo vedrai vado su Pisa... via giù, dopo ‘r terzo ponche un son cose ‘he si chiedano!”
Il Manifesto (Ma.)
Visto 'he 'r tempo urtimamente mi manca, i post li fò scrive a quell'artri (dé, gente 'he lo fa di professione) ;-)
RispondiEliminaMa.
m'inchino.ma un pensà male!;)
RispondiEliminaVa.
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RispondiElimina...ho letto attenta l'intervista sul manifesto...nonostante la disillusione nel non aver letto le parole della Va. e della Si., devo proprio ammette che Ma. leva proprio ir fumo alle schiacciate!
RispondiElimina...bocca aperta penzoloni!
Si.
grazie buon post
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